Light Spells Enter / On the Cutting Board

25 febbraio – 29 aprile 2023

Mairead O’hEocha: Light Spells Enter

P420 è lieta di presentare la prima mostra personale in galleria della pittrice irlandese Mairead O’hEocha (1962, Dublino, IR) Light Spells Enter.

Mairead O’hEocha presenta una serie inedita di nature morte notturne nate durante il lockdown, quando l’artista si trovava rinchiusa in una casa georgiana di Dublino: una riflessione sullo sguardo contemporaneo ormai abituato ad una sorgente luminosa che proviene dal retro dello schermo. Come la stessa O’hEocha afferma “questa nuova serie di dipinti presenta oggetti trasparenti su un tavolo e, come fosse un calendario di vetro, si ispira agli eventi della mia vita negli anni 2020-22.  Un periodo in cui la mobilità globale si è improvvisamente interrotta e il mio tavolo da pranzo e l'ottica dei piccoli oggetti hanno sostituito tutti i miei orizzonti. Le consolazioni della tecnologia digitale hanno portato conforto, ma hanno anche dissolto la sottile linea che separa apparenza e realtà. La riduzione in scala degli oggetti e le scene luminose (retro-illuminate) incorniciano l’ambiente domestico attraverso l'incontro con lo schermo digitale.”

Attraverso un'attenta manipolazione dell'olio, le composizioni di O'hEocha contengono ciascuna un punto di ambiguità; il soggetto immerso nell’oscurità prende un’attitudine nuova, inaspettata, magica.

“Il bello delle nature morte di Mairead O’hEocha è che non riescono a stare ferme - scrive Ben Eastham nel testo che accompagna la mostra - Più le guardo, più diventano irrequiete. […] Tutte si svolgono in un’oscurità più o meno spettrale e sono illuminate dalla luce innaturale emanata dal vaso di vetro che si trova al centro. Questo contiene o connette l’osservatore a qualche forma di vita riconoscibile (creature notturne guizzano e volteggiano intorno a questi quadri) e suggeriscono (almeno a me) la forza elettrica che, attraverso il fusibile del corpo, anima tutte le cose viventi. Se l’apparenza di questa luce suggerisce qualche tipo di comunicazione con il regno dello spirito, allora il suo chiarore spettrale evoca anche gli schermi retroilluminati attraverso i quali comunicavamo con altri esseri viventi nelle notti solitarie della pandemia. O’hEocha descrive la sua esperienza di quel periodo come a triplo vetro, e l’espressione suggerisce il modo in cui quegli schermi distorcono il nostro mondo, coerente con le proporzioni spesso mostruose degli oggetti di questi quadri. Ma evoca anche la sensazione di essere stretti tra lastre di vetro, intrappolati nello spazio senz’aria e claustrofobico tra due mondi. E qui ogni ordine s’infrange, mentre cerco di capire da dove viene questa luce e che cosa può implicare: sono fuori e guardo dentro, oppure sto dentro e guardo fuori?”

 

Helene Appel: On the Cutting Board

P420 è lieta di presentare On the Cutting Board, seconda mostra personale in galleria della pittrice tedesca Helene Appel (1976, Karlsruhe, DE).

Le opere in mostra presentano oggetti/soggetti apparentemente semplici che sono talmente di uso comune per le loro qualità e caratteristiche formali individuali da fondersi con lo sfondo della nostra esperienza quotidiana: una busta, un ortaggio, un pezzo di stoffa, un asciugamano, un mucchio di spazzatura, un cumulo di terra, il marciapiede su cui camminiamo, la luce di un'auto parcheggiata. Questi oggetti, per noi banali, scontati nella nostra quotidianità, con le loro forme e dimensioni reali, vengono imposti alla nostra visione e riacquistano un valore da noi non considerato.

Il titolo On the Cutting Board  (Sul tagliere) fa diretto riferimento ad uno specifico dipinto qui esposto che ritrae un bulbo di finocchio tritato su una tela grezza. In questo caso, la rappresentazione in scala reale del finocchio tritato determina la dimensione del dipinto, che a sua volta diventa la dimensione del tagliere. Una sezione di marciapiede si estende per quasi tutta l'altezza dello spazio della galleria, un dipinto di una busta, al contrario piccolo e pallido, è insolito nella sua leggerezza e intimità.  L'oggetto più piccolo raffigurato nella mostra è un granello di sabbia, mostrato in innumerevoli moltitudini: minuscoli punti e dettagli riempiono una grande tela.

“Helene Appel guarda le cose e le dipinge, il più fedelmente possibile, con abilità consumata. - scrive Gabrielle Schwarz nel testo che accompagna la mostra - Lo fa dalla metà degli anni 2000, allenando la sua attenzione a ogni genere di soggetti: grandi e piccoli, belli e brutti, organici e inorganici. […] Per Helene Appel, dipingere significa entrare in relazione con le cose che raffigura, in un incontro da cui entrambe le parti vengono trasformate. L’artista è guidata dal suo soggetto, adattando le dimensioni della tela e la tecnica impiegata in base alle sue proporzioni, forma e caratteristiche materiche; ma anche il soggetto dipende dall’artista e dalle sue scelte per diventare qualcosa di totalmente nuovo: un dipinto. Le superfici delle sue tele testimoniano questa dinamica generativa. Con i loro sottili incantesimi, dimostrano una verità ovvia ma raramente riconosciuta: che la pittura non si limita a presentare la realtà, la crea.

Exhibition Works

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Mairead O’hEocha, Noble Sister Widow, October, 2022, olio su tavola, cm.80x65
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Mairead O’hEocha, September Salt Crab with Fruit Bowl, 2022, olio su tavola, cm.80x68
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Mairead O’hEocha, Christmas Goldfish, 2022, olio su tavola, cm.80x68
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Mairead O’hEocha, Father Visit, June, 2022, olio su tavola, cm.80x65
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Mairead O’hEocha, She has Pagan Eyes, 2022, olio su tavola, cm.80x65
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Mairead O’hEocha, Friends and Geography, April, 2022, olio su tavola, cm.80x65
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Mairead O’hEocha, Teeing off Spring Dragonfly, 2022, olio su tavola, cm.80x65
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Helene Appel, Earth, Pebble Stones, 2022, acquerello e acrilico su lino, cm.42,5x34,5
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Helene Appel, Sandbox, 2023, acrilico su lino, cm.230x190
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Helene Appel, Branch, 2022, acquerello e olio su lino, cm.184x125
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Helene Appel, Pavement, 2021, matita su cotone, cm.372x125
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Helene Appel, Towel, 2021, acrilico e acquerello su juta, cm.61x36
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Helene Appel, Untitled, 2017-2022, olio su lino, cm.223x130
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Helene Appel, Car Light, 2023, olio su cotone, cm.25,5x18,5
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Helene Appel, Loose Red Fabric, 2023, acquerello su juta, cm.291,5x245
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Helene Appel, Envelope, 2023, acrilico su cotone, cm.16x11
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Helene Appel, Cutting Board (Chopped Fennel), 2023, olio e acquerello su lino, cm.30x44,5